venerdì 8 giugno 2018

Correre con due cuscini ai piedi!

Ovvero la comodità contro la naturalezza


Nonostante il tempo inclemente di questi mesi, pian pianino, sono riuscito a percorrere, in più sessioni, circa 40km con i Luna Sandals. Uscite brevi, indipendenti per i primi giorni ed ora in abbinamento con gli allenamenti "normali".


Tanta testa, in questo periodo, per impostare correttamente la cadenza, la battuta (evitando di fare "splasch" tipico delle ciabatte!), la postura, la chiusura dei laccetti, ecc. in modo da correre correttamente, non contratto ed in assoluta libertà, adottando un passo blando senza fretta!

Solo ora mi sto accorgendo di quanto le scarpe siano "comode" e quanto, appunto, sembra di correre con dei cuscini. Una sensazione che non avevo più provato: indossi i calzini, le scarpe ed inizi a correre, senza avere la possibilità di "apprezzare" la morbidezza, l'elasticità, il drop delle scarpe.

Abbinando ora sandali e scarpe (rispettivamente riscaldamento ed esercizio), facendo un cambio "volante" di attrezzatura (mi sembro un triatleta!), questa comodità si sente in modo incredibile, sia ai piedi, sia nel movimento e modalità di correre, sia nella postura. Insomma, una "riscoperta" della corsa con "i supporti" ai piedi.

Mi accorgo tantissimo del drop (differenziale - ovvero la differenza di altezza tra l'avanpiede ed il tallone) della scarpa. Nel momento che "infilo" la scarpa subito dopo i sandali, mi sento sbilanciato in avanti e faccio "fatica" ad appoggiare correttamente l'avanpiede perchè il drop mi fa appoggiare prima il tallone, mi sembra inoltre di "molleggiare" tantissimo (a causa della suola e dell'intersuola sempre più ammortizzata) e quindi "barcollo" un po' prima di riuscire a riprendere l'assetto corretto.
Ho fatto un pò di foto durante l'uso dei sandali e si vede chiaramente l'appoggio di avanpiede e la flessione verso l'arco laterale del piede.

Visto, che la "parola d'ordine" di questo periodo è "lentamente", non c'è nulla di più adatto che non quello di utilizzare i "Cigarettes After Sex" quale colonna sonora delle uscite. Gruppo nato in Texas nel 2008, nel 2017 il loro primo album - Cigarettes After Sex. il singolo "K" è una piccola perla, molto "notturno e minimale" tipica "bedroom stories".



Sorridi, anche se piove!

giovedì 17 maggio 2018

Parola d'ordine transizione!

Transizione a cosa? ma soprattutto cos'è la transizione?


Forse una foto renderà meglio il concetto:



Ebbene si, dopo anni di corse, prima "tanto per correre", poi mano a mano che i chilometri si susseguivano, cercando di "affinare", nel limite del possibile, la tecnica, impostando una "battuta", una cadenza ed una postura più regolare, il tutto per cercare di limitare al massimo "gli infortuni" (d'altronde corro per divertirmi) ho sentito la "necessità" di "liberarmi"! Liberarmi dalle scarpe e quindi cercare di "riprendere" possesso di quelle 52 ossa, di quelle 66 articolazioni e di quei 40 muscoli che compongono il nostro piede.
Premetto che in casa non indossiamo ciabatte, "patin" o altro, ma viviamo scalzi, in estate ed in inverno; appena posso mi tolgo le scarpe e resto scalzo; se ho freddo ai piedi... mi tolgo le scarpe! Quindi, in parte, ho già una "predisposizione" al "minimal" e questa, mi sembra l'occasione giusta per intraprendere, anche con la corsa, un approccio più "naturale" e più "percettivo" dei piedi.
Transizione, appunto, sarà il periodo temporale necessario ad abituare i piedi, le articolazioni, e tutto ciò che ci sta intorno, a correre senza supporti. Sarà il tempo necessario per rimettere in gioco gli equilibri "corsisti" finora raggiunti ed imparare nuovamente a correre. Sarà un tempo lungo e senza fretta.
Foto: https://lunasandals.com
Sarò accompagnato in questo cammino dal preparatore Andrea Ferrari (che ringrazio), che mi segue già da qualche tempo e con cui ho un ottimo feeling: lui dice io eseguo, io riporto le sensazioni e lui modifica. Andrea mi sta facendo testare i sandali della Luna Sandals, il modello denominato Oso Flaco, quindi qual migliore occasione per "partire"!

"Nel Mondo io camminerò tanto che poi i piedi mi faranno male..." così cantava un giovanissimo Zucchero nel 1986.



Quindi se mi vedrete correre in infradito, sappiate che: non sto facendo penitenze, non ho fatto un voto, non sono matto (...solo un po')!
Vedremo comunque l'evolversi di questa nuova avventura. State collegati!