Tabelle - allenamenti


Impostare una maratona, a mio giudizio, non è così facile; io non riesco a fare come tanti ad allenarsi "a stim" ("a naso" tanto per capirci). Voglio avere una tabella da seguire, che mi accompagna passo passo all'evento.

Oggi, in internet o su riviste specializzate, è pieno di consigli su come prepararsi. In questi 5 anni ne ho lette, studiate, praticate tante.

Per la Marathon des Alpes Maritimes ho deciso di "adottare" il "metodo Albanesi". Roberto Albanesi è un ingegnere e come si legge dal suo sito "da sempre atleta con modesti risultati (17'41" sui 5.000 m in pista; 1'18'54" sulla mezza maratona e 2h58'43" in maratona)", ha scritto però parecchio sulla maratona e sulla corsa in generale, il suo sito  è stato visto da più di 1.500.000 di utenti (dal 2000 al 2013). Leggendo poi sul sito RunningForum sono stato "convinto" a provare questo "metodo".

Di fatto ciò che mi ha attratto maggiormente nella preparazione impostata da Albanesi è la variazione degli allenamenti settimanali, il lento progressivo ed il lunghissimo alla Tergat, nonchè le varie spiegazioni sui metodi e consigli. Durante il periodo di preparazione, inoltre,  vengono fatti dei test (eseguiti in allenamento) che dovrebbero aggiornarti sullo stato della preparazione e la possibilità di ambire o meno a determinati risultati con conseguente perfezionamento (in più o in meno) del Ritmo Gara (RG).
La tabella che ho scelto si basa su 3-4 sedute settimanali (con un carico chilometrico settimanale che varia dai 50 ai 70 km) per una durata di 12 settimane.
Grazie a Foia (questo il suo nick su RunningForum) sul suo sito internet "Run Like Hell" ha postato un suo programma in excel (da scaricare gratuitamente qui) con impostata la tabella Albanesi; occorre solo compilare alcuni campi (tra cui le sedute settimanali ed il tempo di gara previsto RG) per poter avere un report in PDF delle sedute con tutte le spiegazioni ed i ritmi da tenere.
Che "l'albanesi" sia il metodo giusto al momento non lo so dire, saranno poi le settimane a venire che mi sbatteranno in faccia la realtà, che mi indicheranno se ho osato troppo o troppo poco, se il metodo era adeguato a me ed io a lui. Per ultimo sarà la Maratona a fare da Giudice, in gara non si può barare, o sei pronto oppure sbatti, inutile mentire ... ma d'altronde la corsa è piacere, non sarà il risultato cronometrico a farmi vincitore o perdente, ma sarà il traguardo, sarà la medaglia a dirmi che avrò vinto.
Nella corsa a qualsiasi ritmo un atleta vada ... uscirà sempre vincitore.

Nessun commento:

Posta un commento